La Luce e la vita

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Ai confini della scienza e della fisica. Le cose che nessuno vuol farci sapere e che molti cercano di nascondere. Teoria neutrinica, l’atomo magnetico, la fusione fredda, il tempo, la velocità della luce...

L’Altra Scienza

La scienza di confine:

 

· Scienza e fede

· Il cronovisore: la macchina del tempo;

· L’atomo magnetico ed i suoi monopoli;

· Il ritmo magnetico. I pianeti sono fermi?

· Teoria dell’orgone, per guarire e…far piovere;

· Lo stargate e la barriera magnetica;

· Eccovi...l’ UFO !

· TSS: il satellite italiano nato dall’idea di Tesla;

· La fusione fredda all’ITIS di Avezzano? Si può;

· La trasmissione di energia elettrica senza fili;

· Il teletrasporto…esiste già e…l’antigravità?;

· La propulsione magnetoidrodinamica: facciamola a scuola!

· Le armi psicotroniche / le modificazioni del tempo;

· Le macchine con rendimento maggiore di 1?

Anno 2007

Alchimie ed inquisizione: l’”altra” Fisica.

 

“L'Uomo che si occupa di Scienza non mira

sempre ad un risultato immediato.

Egli non si aspetta che idee avanzate siano

immediatamente accettate.

Il suo dovere è informare sui principi

fondamentali per quelli destinati a venire

dopo ed indicare loro la strada”.

                                           Nikola Tesla

 

 

La Fusione fredda è stata realizzata, in Italia.

Perché nessuno ne parla?

 

Leggi l’articolo:

“Istruiti ma non culturalmente elevati”.

Dopo le diapositive, qui sotto.

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Un raggio di luce cominciò a brillare...

Istruiti ma non culturalmente elevati

 

L’aver fatto conferenze o scambiate le mie opinioni con tanta gente di varia estrazione e cultura mi ha indotto a fare le seguenti considerazioni, ahimè non sempre gratificanti, per taluni.

Oggi la nostra società sia in politica che nella scuola od in altre importanti istituzioni è piena di persone solo istruite. Chi sono?

Individui che, a volte, a prezzo di grandi sacrifici o non, a seconda della loro capacità di apprendimento, pur provenienti in genere da ambienti modesti ma non sempre necessariamente, sono riusciti ad ottenere una laurea od un adeguato altro titolo di studio.

Queste persone sono diventate capaci di risolvere problemi di carattere tecnico-scientifico, di applicare equazioni e calcoli matematici complessi od ad interpretare leggi e regolamenti anche in maniera rigorosa e formalmente corretta. In molti casi, in ambito scolastico, insegnanti certamente capaci di trasmettere queste conoscenze, in maniera casomai anonima, solo formale ma senza dubbio in qualche modo, adeguata.

Politici, medici, professionisti, avvocati e chi più ne ha più ne metta.

Questi, gli “istruiti”.

Essere o cercare di essere “culturalmente elevati”, è un’altra cosa.

Significa certamente avere un bagaglio di conoscenze piuttosto ampio e consolidato ma occorre possedere anche quei valori che nessuna università o professore che già, eventualmente, non abbia, potrà mai insegnarti.

Cioè avere una mente aperta, libera di pensare e spaziare, una mente non assoggettata solo alla rigida applicazione di schemi o formule, bensì protesa alla ricerca del nuovo, all’ampiezza di vedute, alla trasmissione agli altri anche di valori fondamentali della nostra vita.

Chi siamo, dove stiamo andando come discenti e come uomini, il senso della nostra vita, la fiducia nelle possibilità della nostra mente e della nostra volontà, la voglia di fare, di scoprire cose nuove, di vivere intensamente la nostra esistenza e chissà anche di avere sempre speranza in un futuro migliore.

La volontà ed il coraggio di affrontare la vita e le sue difficoltà con animo disponibile e sereno, l’umiltà ed l’audacia di confrontarsi sempre, con tutti. Il rispetto della natura e delle sue leggi. L’amore per la vita ed l’attenzione agli altri e alle diverse opinioni. Una persona che ti insegni a coltivare i dubbi, oltre che le assolute certezze che ciascuno di noi possiede. O crede di avere.

Significa porsi delle domande, cercarne le risposte non solo attraverso concetti fisico-matematici, che sempre evolvono nel tempo. Significa ascoltare gli altri e porsi in relazione con loro con semplicità, che certo non vuol dire non avere il coraggio di esporre o difendere per quanto possibile le proprie opinioni o non cercare di sostenerle con giusta misura ed equilibrio.

Questo e molto altro fanno le persone “culturalmente elevate”.

Gli “altri” si esprimono a monosillabi: “sciocchezze”, “tutte ipotesi”, “pensa a cose più serie”, “facciamo i seri”, ”occupati di cose normali” ed altre perle di saggezza di questo genere. Voglia di capire, di ricercare, di approfondire, no. “Loro” sanno tutto, hanno tutte le risposte.

Beati loro…

Voglio ribadire un concetto che ho espresso tante volte e che molti hanno già ascoltato, da me, durante alcune conferenze o in privato. Ma ascoltare è una cosa, capire … un’altra.

Questo è il punto.

Io non lo so, non ho ancora raggiunto un livello culturale e delle capacità adeguate a sostenere che i fenomeni e le esperienze scientifiche da me evidenziate e descritte possano essere vere, anche solo in parte, oppure no.

Non lo so. Certo che mi sono fatto delle idee ma la mie opinioni, alla fine, non sono così importanti come quelle di coloro che hanno la verità in tasca.

Se solo trovassi chi certamente potesse confutarle e quindi smentirle in modo assoluto e scientificamente corretto, io sarei l’uomo più felice del mondo. Avrei raggiunto il mio scopo che è solo quello di avanzare nella conoscenza, quella vera, non di imporre le mie “scoperte”. Infatti non ritengo un successo solo l’eventuale dimostrazione di una esperienza scientifica inusuale. Non è vera, non esiste? Bene. Anzi benissimo!

Questo sarebbe progresso per tutta l’umanità e non una sconfitta personale.

Però non sopporto gli “istruiti”, che per partito preso e per assonanza con il loro pensiero, spesso inconsapevolmente limitato, si gettano bovinamente a smentire, confutare od ironizzare senza nemmeno sapere di cosa stanno parlando. O quelli che pensano che su internet le cose giuste siano solo quelle che concordano con il loro pensiero o la loro approssimativa cultura. E ciò solo perché la Montalcini e la Hack credono che la vita e la Fisica terminino con la morte. Dopo non c’è nulla.

Ma qui si aprirebbe un altro capitolo che mi pare di aver già affrontato in separata sede.

                                                                                                          Carlo M. Seritti

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Ringraziamenti

 

In questo spazio voglio, invece, ringraziare quegli amici, dirigenti, colleghi, conoscenti ed alunni che mi sono stati vicino con sincero apprezzamento durante e dopo la conferenza* che ho tenuto mercoledì 21 Marzo presso l’ITIS di Avezzano in occasione della settimana scientifica.

Ricordo, tra gli altri i Sig. Prof. Ermete D’Amato, Prof. Arrigo Polce, il Preside Prof. Leonello Farinacci ed il Dott.Vittorio Majorani, i colleghi che hanno partecipato, i miei alunni delle classi 3°-4°-5°G e della 5°H e, con loro tutti i ragazzi dell’ITIS di Avezzano, tutti indistintamente assieme a qualche genitore presente.

Ancora sento il dovere di ricordare i Presidi Prof. Sandro Casoli, Prof. Angelo Bernardini e Prof. Pasquale Del Pinto ed altri che, per motivi diversi, non hanno potuto partecipare ma che hanno avuto nei miei confronti parole di vivo, sincero apprezzamento e sostegno.

 

Il successo dell’incontro è stato evidente e già altre scuole od istituzioni pubbliche e private si sono fatte avanti per chiedermi di riproporla. Lo farò con grande piacere.

 

(*Alchimie ed Inquisizione: l’Altra Fisica)