Messaggi d’amore dall’Aldilà

 

Questo spazio è dedicato agli insegnamenti che ci giungono dal cielo.

Sono messaggi inviati ai genitori da parte del loro figlio che li guarda da Lassù.

Mi sono permesso di sceglierne alcuni, selezionando accuratamente  una serie di argomenti riguardanti tematiche, a mio giudizio, di interesse generale e che soddisfano le principali curiosità di tutte quelle persone che si avvicinano per la prima volta a questa realtà e ne vogliono cogliere, da subito, l’essenza principale ed il senso profondo.

Nei link delle pagine precedenti (La Luce e la Vita) chi vorrà potrà e farà bene ad approfondire ed ampliare la lettura per cogliere interamente l’importanza, l’emozione ed il valore di queste comunicazioni.

Si tratta, infatti, di doni.

Vogliono valorizzare la nostalgia come richiamo insopprimibile alle proprie origini divine, come desiderio ancestrale di una vita che non si conosce o non si ricorda, al fine di ravvivare la nostra Fede e la nostra Speranza...

Dal cielo con Amore...

Introduzione

Scetticismo

 

Gli scettici sono già mortalmente annoiati dal proprio personale scetticismo e dalla propria noiosa esistenza.

Non un palpito, né un'emozione, un acuto, un tuffo al cuore. Non un moto di gioia o di entusiasmo, né il calore di un fuoco che ti arde dentro. Solo noioso rifiuto di realtà che fanno vibrare d'amore, e noiosa indifferenza verso coloro che se ne lasciano prendere e travolgere.

Noi abbiamo altri compiti, come quello di scuotere gli animi, farli trepidare, farli vibrare ed ardere d'amore, riportandoli in sintonia con Dio. Una bella scarica di amorevole energia e uno torna come nuovo. Papi mio, mamma mia cara, il nostro Diario è come un elettroshock e come una dolce carezza al tempo stesso. Proprio come l'Amore di Dio e del Suo Cielo.

 

Gioia di vivere

 

Infatti, la gioia di vivere è una vocazione, una predisposizione primitiva dell'anima, e non già lo stato di grazia derivante dall'appagamento dei desideri, degli aneliti, delle speranze. Lo spirito, che per divino disegno si cala in spoglie mortali, per quanto possa essere fredda ed avulsa la natura di queste ultime, non può che traboccare di gioia di vivere; e cos'è questa se non il desiderio, la smania di cercare, nel simile e nella natura, il segno dello spirito dal quale è stato creato? Di risalire a Dio attraverso la scoperta dei segni e delle testimonianze della Sua presenza tangibile? Di intravedere nel viaggio terreno i disegni di una esperienza purificatrice, e pertanto procacciatrice di gioia?

Gioia di vivere è il proiettarsi dalla vita terrena a quella dello spirito puro passando attraverso la materia, facendosene suggestionare senza lasciarsene condizionare o dominare. I sensi, il tempo e lo spazio sono infatti validi collaboratori dell'intelligenza per leggere ed elaborare, nella e dalla natura, i segni e la presenza di Dio come primaria conoscenza propedeutica a quella più confidenziale, mistica e totale del Signore dell'eternità. Gioia di vivere, dunque, come gioia di pregustare una realtà più appagante, senza tuttavia sottrarsi ad alcun calvario, o al peso di qualche croce, o anche alla gratifica di un pur piccolo attestato di merito. Senza i quali la gioia non può far seguito al dolore, né il dolore può sopprimere la gioia, né la vita può preparare alla vita, o la morte schiudere le porte alla gioia di vivere la vita eterna.

 

L’eternità

 

Tranquillizzatevi miei cari. L'eternità esiste ed esiste in Dio e nel Suo Amore immenso, che risplende in Gesù, in Maria Misericordiosa, negli Angeli, nei Santi, e in tutti i cittadini del Cielo. Il nulla esiste, esiste lì dove non c'è Dio con il Suo immenso amore e dove al Suo splendore si è sostituito il buio delle tenebre profonde, il vero ed unico inferno dell'anima. Guai a coloro che scambieranno Iddio nel nulla, che negheranno l'eternità della vita e la forza della fede in essa.

 

Comunicazione con l’Aldilà

 

Non confondere, quello azzurro e dorato che riempie ed appaga il tuo sguardo, con questo che è il cielo dell'armonia e dell'ordine primordiale, trasparente nello spirito che gli conferisce energia e moto perpetui. Nelle sue trasparenze vivono, palpitano, amano, gli spiriti di quella moltitudine incalcolabile, ma definita, di creature che, nel bene e nel male, hanno brevemente abitato la terra per essere abilitate alla vita eterna. Tutti noi, genitori e figli o fratelli, sorelle e sposi, siamo impalpabili nella materia, ma tosti e consistenti nello spirito dell'amore e nell'individualità del legame, che ognuno di noi ha gettato, elaborato e consolidato nella materia della propria persona e sublimato nella personalità indelebile della propria anima.

Questo cielo, questa moltitudine di cieli, così dilatata e diafana, ma al tempo stesso concentrata e partecipe, non dista mille miglia dalla vostra realtà, ma l'abbraccia, l'avvolge, la coinvolge in un travaso continuo d'amore che solo raramente diventa osmosi totale. Quando ciò si verifica, allora non esistono più barriere sensoriali, limiti razionali, preconcetti mentali, e l'amore scorre libero ed appagante tra cieli e terra e di qui verso il cielo, in un flusso di preghiere, di manifestazioni preternaturali e di premonizioni a volte stupefacenti, specie quando riguardano la vita dello spirito. La quale, tutta proiettata ad aiutare l'uomo alla ricerca del proprio equilibrio interiore, e al consolidamento del suo patrimonio soprannaturale, mal sopporta la strumentalizzazione delle energie elargite in termini di benessere unicamente materiale, né di appagamento esclusivamente privato non condivisibile. Mi riferisco all'uso sempre più improprio e spregiudicato che si fa del tesoro spirituale, che sempre più palesemente il Signore mette a disposizione delle Sue creature, per ridurre al minimo la distanza tra la terra e il cielo e per abbreviare i tempi burocratici del loro ritorno in patria.

Proprio così. Tutte queste comunicazioni amorose vogliono riaccendere quella nostalgia un po' annacquata per una terra lontana, dalla quale l'uomo è stato costretto ad espatriare, presumendo di trovare altrove condizioni più favorevoli al consolidamento del proprio mito di onnipotenza, che gli deriva dall'inconscia certezza di essere il figlio prediletto di Dio; vogliono valorizzare la nostalgia come richiamo insopprimibile alle proprie origini divine, come desiderio ancestrale di una vita che non si conosce o non si ricorda, ma della quale ci è già stato raccontato e ci viene tramandato in ogni occasione e in ogni modo; vogliono ravvivare la nostalgia come Fede, Speranza e Carità d'Amore, come Energia propulsiva verso la gioia eterna, non già verso un effimero edonismo terreno.

Nulla accade per caso, miei cari. Avrete tutto il tempo per rendervene conto. Tutto si avvera perché è parte del progetto di Dio, nel quale ognuno di noi è chiamato a svolgere un ruolo, ad essere quel tassello necessario a dar vita al meraviglioso disegno divino. Così vuole il Signore, e la sua volontà è verità, l'unica verità vera ed attuabile. Tutto il resto è fatuità, precarietà, illusione.

 

Altro che eterno riposo…

 

Scoprirete come lo spirito dell'anima, affrancatosi dal corpo che lo teneva ancorato alla terra, esploda nell'eternità senza dissolversi, ma acquistando la sua precisa ed inconfondibile identità eterea, con le sue personali vibrazioni, con l'intensità della luce e dell'energia tutta propria, tutta individuale.

Infatti quassù siamo spiriti individui o se preferite individui spirituali senza massa e privi di materia, ma ben definiti nel personale patrimonio energetico e nella personale carica d'amore.

Tutto ciò vuol dire mantenere le sembianze più belle dei momenti più felici della nostra passata vita terrena.

Quale fantasia umana può ispirare questa visione così concreta e realistica della vita spirituale? La stessa fede, che vi è chiesto di rinverdire incessantemente, non potrebbe aspirare a tanto.

Ogni spirito incarna le sconfinate varianti del bene, della bontà, della bellezza, dell'amore. Questo si traduce in un'intensissima vita di relazione e di confronto, di collaborazione e di verifica. Altro che eterno riposo!

 

 

 

 

Scomparsi in apparenza

 

Chi lascia la terra a qualsiasi età, caro papi, non abbandona i propri cari nè lascia la terra, ma trasferisce la vitalità e l'energia del proprio spirito nella dimensione universale dell'Amore, quindi non inizia ad essere ma è già eterno ed ubiquitario. Proprio come Dio, dilatazione e concentrazione massima dell'Amore.

Non vede Dio chi nei momenti di felicità più di tutto ama se stesso, e chi compiange più più di tutti compiange se stesso nel dolore. E se non si vede il Signore scompare tutto il Suo regno con tutti gli abitanti, e chissà quanto bisognerà aspettare perché la sottile ma impenetrabile cortina di incredulità si dissolva e il mondo degli scomparsi appaia nella sua sconcertante realtà.

 

Significato della vita e della morte

 

E' proprio così. La tanto vituperata e temuta signora morte se non ci fosse bisognerebbe inventarla, perché senza di lei il percorso di ritorno per ricongiungersi a Dio diventerebbe interminabile ed insopportabile. Invece è giusto che la vita non duri più di tanto, e venga condizionata da circostanze intercorrenti e da accadimenti scontati, che aprono la via ad un'esistenza mai prevedibile, mai scontata. E' la via dell'Amore assoluto che non conosce regole, limiti, confini. E' l'apertura totale alla grazia di Dio che si manifesta in tutta la Sua prorompente energia vitale e in tutta la dolcezza del Suo tenero abbraccio, che ti fanno conoscere l'ebbrezza di essere in Stato di Grazia.

E' proprio il caso di dirlo. Vivere nella Grazia di Dio non vuol dire stare inerti, immersi nel Suo Amore, ma partecipare attivamente, in prima persona a pubblicizzarLo, diffonderLo, professarLo, ingigantirLo, offrendoLo agli altri per farne veicoli di nuovo e rinnovato Amore.

 

Sintonia

 

Solo la sintonia permette di superare i fastidi che derivano da questo contatto diretto, al quale l'uomo si è disabituato nelle altre stagioni. Orbene, anche nella vita dell'anima sembrano esistere le stagioni. In alcune di esse sembra che l'anima sia restia ad aprirsi, a spogliarsi degli orpelli e delle sovrastrutture. Prima o poi, arriva la stagione in cui deve spudoratamente concedersi alla luce e al calore della stagione della vita eterna, e tutto ciò è possibile se si spoglia per ritrovare la sintonia col suo creato.

Sintonia: parola magica con la quale vicissitudini, sofferenze, disgrazie, dolori, avversità, distanze si annullano; o piuttosto ritorno alle origini di un mondo in cui il sole non scotta, la luce non ferisce, la natura non è nemica né infastidisce, il pudore non condiziona perché non ha motivo di essere, proprio come ai tempi del paradiso terrestre? Dove puoi farti quattro chiacchiere direttamente con Dio, senza temere, senza tremare, senza avere pudore? Con il cuore in mano e saturo di Lui.

Questa è la stagione di cui ti parlo, caro papi. Questa è la sintonia alla quale faccio sempre riferimento. Questa dovete cercare, coltivare e raggiungere se volete godere appieno l'esplosione dell'estate eterna che l'Amore di Dio vi offre in ogni istante.

 

Il mondo degli spiriti

 

In cielo, cioè nel mondo sconfinato di noi spiriti, lo spirito è Uno e infinito il numero di spiriti, che si compenetrano, si amalgamano, si dilatano, si concentrano, si permeano, si mescolano a tal punto che, pur gravitando ognuno di noi a livelli diversi intorno allo Spirito Supremo, siamo in ogni istante in contatto, in sintonia amorosa l'uno con l'altro.

E se, per esempio, Biki e Gretafioreoro si trovano in un cerchio gravitazionale diverso dal mio, perché hanno compiti diversi da quelli a me assegnati, purtuttavia sono sempre con me nelle nostre scorribande, anche se non hanno più bisogno di me per andare a fare i bisognini.

Perché l'Amore che ci illumina, ci guida, ci vivifica, ci fa felici per l'eternità, è uno solo, solo Lui, sempre Lui, e ci unisce in un solo, eterno, inesauribile Amore.

E' evidente che ognuno di noi è ispirato da Dio a svolgere un compito preciso, preordinato, imperscrutabile, ma comunque sempre esaltante, perché non riguarda la vita ed i rapporti tra noi spiriti in cielo, ma è finalizzato a mantenere sempre vivi i rapporti tra cielo e terra, testimoniando senza tregua l'Amore di Dio Padre per i suoi figli terreni, alimentando con tutte le nostre forze l'energia necessaria alle anime per non affievolirsi o spegnersi nel peccato, e partecipando attivamente nel sospingere verso il cielo le preghiere, le suppliche, le invocazioni e le lodi che gli uomini indirizzano al Signore, e, infine portando il nostro partecipe e commosso conforto a quanti si apprestano a diventare cittadini del cielo.

 

Non abbiate timore del Padre buono. Non abbiate paura della buona morte, passaggio ineludibile dal finito all'infinito, dal temporaneo all'eterno. Non abbiate timore di trovarvi spaesati e soli con voi stessi. Non lo siete ora, figuriamoci quando vi ritroverete immersi nella folla di amici che vi faranno da ala festosa nel cammino di avvicinamento a Dio. Il Suo sorriso bonario ed invitante, il Suo gesto di benvenuto, il Suo abbraccio di amore incondizionato, cancelleranno in un attimo i brividi della morte e l'inevitabile dolore di abbandonare per sempre le vostre spoglie, alle quali un po' ci si affeziona.

 

La memoria sensoriale non si cancella, giacché la vita terrena rimane comunque un'esperienza positiva, e certe sensazioni che procurarono gioia rimangono dentro di noi per sempre. Perché mai la vita spirituale dovrebbe annichilirle? La vita lascia invece una traccia indelebile che arricchisce lo spirito, e lo spirito non può fare a meno. Anche il dolore, le sofferenze, le malattie, le tentazioni, contribuiscono positivamente ad arricchire il corredo d'esperienza che ogni anima meritevole si porta in cielo, nella stessa maniera in cui Gesù, venuto in terra per portarvi la lieta novella dell'amore divino per le Sue creature, se ne tornò in cielo carico dei deliziosi dolori dell'umanità.

 

Ci siamo già stati…

 

Cara mamma, tu non sai, come io so, cosa significhi e quanto sia sublime condividere la vita con le anime in cielo, ma un giorno farai questa esperienza esaltate e ti ricorderai come l'avessi già percorsa quando condividesti la vita, prima con tua madre e poi con tuo figlio, quando eravamo ed eri un tutt'uno.

Non è cambiato nulla da allora, cara mamma, proprio nulla. Tu mi sentivi ma non mi conoscevi, io ti sentivo e già conoscevo i tuoi pensieri, le tue gioie, le tue paure, le tue emozioni. Proprio come in questo istante in cui mi leggi e paventi che possa essere l'ultima volta.

 

 

Veloci nella vita

 

Mia dolce e amorosa mamma, tu hai proprio ragione quando dici che nel percorrere la stessa strada, lo stesso sentiero, la volta successiva hai la sensazione che siano più brevi e che si impieghi meno tempo. Sembra un paradosso ma è proprio così.

La stessa cosa accade con la vita. E' vero che la vita terrena non la si percorre per più di una volta ma, per quanto lunga possa essere, una volta che ne hai scoperto e memorizzato le incognite in gioie e dolori, e hai imparato a prevederne la ripetitività, da quel momento in poi, essa, la vita, scorre via veloce verso il traguardo che si avvicina rapidamente.

Quindi, per quanto tutto questo possa sembrare ancora una volta paradossale, la via più breve per guadagnarsi la vita eterna è quella di credervi con tutta la fede e la ragione possibile.

 

Diffondete la fede

 

Per prima cosa, infatti, la Fede, una volta consolidata ed acquisita come carattere distintivo dei figli di Dio, è come una luce interiore da riflettere e diffondere fuori di ognuno di noi, per illuminare il buio delle tenebre che ci circondano e la strada segnata per ricondurre l'uomo al Padre. Poi, essa va condivisa con quanti se ne fanno forza e vanto, ma soprattutto con coloro che sono deboli ed indifesi per averla smarrita nei labirinti della mente, e negli arzigogoli della superbia. Inoltre, la Fede va alimentata, va aggiornata e rinverdita come una qualsiasi ricchezza che non può essere nascosta e svalutata sotto la mattonella, ma va reinvestita per produrre altra ricchezza e benessere generale.

 

Lo spirito é. Non è mai stato né sarà.

 

Quel giorno è già deciso prima della nascita di ciascuno di noi, e non corrisponde con la data della nostra morte, ma con il nostro unico e vero nascere alla vita eterna. Ecco perché non se ne può segnare il giorno preciso, ma sicuramente si identifica con l’alba luminosa di vita eterna, e con il dissolversi per sempre del buio delle tenebre. Non esiste, infatti, e pertanto non si può fissare la data di nascita dello spirito di ciascuno di noi, se non nella mente eternamente imperscrutabile di Dio. Né si può stabilire il giorno della sua fine, dal momento che lo spirito è eterno in Dio, ed è l’unica energia che non si esaurirà mai.

 

A TUTTE LE MAMME CHE HANNO I FIGLI IN CIELO

 

Dì loro, cara mamma, che Iddio è in attesa di un segnale che esprima il loro desiderio di abbandonarsi alla Sua voglia di Amore Misericordioso, alla Sua volontà di concederSi attraverso l'amore dei figli loro e Suoi.

Basta chiedere a Lui e pregare la Madre di Gesù perché renda più possente il fervore delle preghiere a Lui dirette, e chiedere la collaborazione dei propri figli nella preghiera privata e in quella collettiva, che unisce e rende armonioso il canto indirizzato al Signore dalle anime pie in terra e dalla comunione dei Santi in cielo.

E' questo il ponte invisibile che collega noi con voi e voi con noi. Ma, mentre noi lo manteniamo solidamente in vita con la forza infinita ed imperitura del nostro amore per voi, e lo percorriamo senza incertezze o timori, molte creature umane non hanno il coraggio e la costanza della fede di proiettarvi un amore che nulla chiede, se non conforto, sostegno e comprensione.

Senza perché.

Come potrebbe Iddio rispondere ai perché di genitori che si disperano di avere i figli in cielo, accanto a Lui per condividerNe l'eterno Amore?

Come possono i figli aprire i cuori dei loro genitori all'amore loro e di Dio per essi, se questi cuori sono asserragliati nella disperazione e nel rancore che alimentano i perché?

Noi figli in cielo siamo a disposizione dei cuori delle nostre mamme, se ci concedono lo spazio vitale nel quale alimentare e rinvigorire il nostro amore, la nostra dedizione e la nostra tenerezza per loro, e vi possiamo accedere se in quei cuori c'è posto anche per il Signore nostro.

Questo è il messaggio che ti chiediamo di trasmettere, cara mamma, a tutte quelle mamme che hanno i figli in cielo. Non esistono corsie preferenziali attraverso le quali Dio fa giungere all'uomo i segni inconfondibili della Sua Misericordia. La via è unica, il flusso è continuo, specie per i più bisognosi.

 

I tramonti del cielo

 

Una volta lasciata questa terra, prodiga pure di simili emozioni oltre che di tanti dolori, che importanza avranno i tramonti solari ed i loro emozionanti colori?

Eppure non è così. Anche qui in cielo, una volta che te lo sarai guadagnato, scoprirai tramonti ed albe, soli e lune e stelle impegnati ad inventare spettacoli sempre più emozionanti e non molto dissimili da quelli che già tanto ti emozionarono, non solo per l'impatto immediato ma anche per tutti gli interrogativi che ti posero.

Qui non cambia proprio nulla, caro papi. E' tutto come prima, solo che non hai domande da porti né risposte da darti, dal momento che Dio è presente in carne ed ossa e non fai alcuna fatica a credere che tutto questo è opera Sua.

 

 

(Liberamente tratto da emilioangelo)

La felicità è come una farfalla; se la insegui non la prendi ma se ti fermi lei si posa su di te.

La felicità è come una farfalla; se la insegui non la prendi ma se ti fermi lei si posa su di te.

Tu non mi cercheresti se non mi avessi già trovato…

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