La Luce e la vita

La Vita oltre la vita

 

Morte, parola dal lessico strano, che evoca paura in alcuni, stupore in altri, vuoto, ricordi di persone conosciute vive e poi perdute sotto il suo nero mantello. Sforziamoci di capire. Sapremo vivere meglio!

Il brano che segue è tratto dall' ultimo libro "Vers l'Unite', Sorlot - Lanore, Paris” scritto dalla sig.ra Jeanne Morrannier, e contiene alcune comunicazioni ricevute per "scrittura automatica" dal figlio Georges, deceduto nel 1973.

Le ho scelte perché rappresentano sinteticamente alcuni fondamentali passaggi degli ultimi istanti della nostra vita ed i primi passi ed impressioni nell’aldilà…

Un manuale sintetico ma rispondente sugli ultimi e dei ”primi” istanti. Dopo.

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 La transizione tra il mondo terrestre e il mondo spirituale non avviene sempre dolcemente.

Per tutti quelli che sanno che la vita continua dopo la morte, la prova sarà di corta durata.

Per quelli che sono pronti, avendo perfettamente compreso che la morte conduce alla vera vita, non vi sarà prova. 

Arrivando, accetteranno molto naturalmente di andare verso ciò che li attende. 
L' espressione "lasciare la terra" non è propriamente esatta.

Voi non abbandonerete l' Universo che conoscete, per raggiungerne un altro molto lontano o situato chissà dove. Farete ancora parte del vostro, di quello dei parenti e degli amici dai quali avreste dovuto separarvi. 

Il termine "separare" è anch'esso errato, poiché voi li vedrete, poiché voi potrete continuare a vivere con essi. Ma per essi, voi sarete invisibili, voi li avrete "lasciati"; lasciati nella sofferenza di non vedervi più. 

Se la morte vi avrà toccato in una via, per la strada o in un ospedale, la vostra prima idea sarà di ritornare al vostro domicilio. E sarà sufficiente pensarlo per esservi. Sul momento non comprenderete come l' avrete raggiunto. E' un po' più tardi che constaterete la potenza dello spirito. Se al posto di pensare al vostro domicilio, penserete ad una persona amata o amica, la raggiungerete subito.

Parlo di tutti quelli che sono preparati alla sopravvivenza.

Voi riconoscerete il vostro ambiente abituale, ma avrete avuto un cambio di dimensione. Avrete raggiunto la nostra. Il mondo con le tre dimensioni spaziali che voi conoscete sarà sempre là, ma sfumerà progressivamente nel vostro "mentale", per fare spazio - mentalmente, insisto - al mondo spirituale che si colloca essenzialmente su una quarta dimensione che noi chiamiamo pensiero o spirito.

Voi coabiterete con le persone terrestri di vostra scelta, potrete rendere visita a chi vorrete, ma vivrete ormai su un altro piano vibratorio, su una frequenza inaccessibile agli esseri terrestri, perlomeno allo stato di veglia.

Se sarete pronti a venire da noi, tutto avverrà meravigliosamente.

Quelli che hanno fenomeni di sdoppiamento durante i coma, gli svenimenti, le operazioni chirurgiche, gli incidenti e li ricordano, non temono più la morte. 
Tutti si sdoppiano in tali circostanze, ma pochi lo ricordano.

Tali persone hanno avuto un' apertura sul nostro mondo, hanno preso coscienza del campo divino nel quale noi viviamo.

Sanno ciò che li attende, hanno compreso il senso della vita terrestre, sono cambiati di comportamento, vedono la loro vita sotto un' altra luce. Qualcosa d'altro è intervenuto, qualcosa che gli permetterà d'esistere ancora. Io so che quelli che li ascoltano non sono sistematicamente convinti dai loro racconti, ma anche per queste ultime persone il passaggio sarà facilitato.

E' sufficiente infatti che nella vostra vita attuale, abbiate inteso parlare della sopravvivenza dell' anima, anche senza credervi, che vi ritorni alla mente tutto a un tratto, nel momento di passaggio, della persona che ve ne ha parlato, o del libro che avete letto a tale proposito ...

Quando i vostri genitori o parenti anziani muoiono e ci raggiungono, riprendono l' aspetto che avevano quando voi eravate dei fanciulli.

Infatti dentro voi stessi, nella vostra memoria avete anche senza averne la percezione, il ricordo dell'aspetto dei vostri genitori da giovani e li riconoscerete senza dubitarne.

Di converso, la sostanza del corpo spirituale è totalmente diversa dalla carne. Tutti gli organi fisici sono scomparsi. 

Il corpo dello spirito non dipende più dalla biologia o dalla chimica, ma solo dalle leggi della fisica. Non possiede ne' muscoli ne' sistema nervoso. Le cellule organiche appartengono al corpo di carne ...

E' infatti più preciso parlare di facoltà che di organi, parlando di corpo spirituale ... 

E' il vostro cervello spirituale che vi condurrà nell'Invisibile e che guiderà totalmente il vostro corpo. Dipenderete da lui come, sulla terra, dipendeste dal vostro cervello fisico. ...

L' attività' del pensiero nell' Aldilà e' stupefacente. 

Esso regge tutto: comanda il corpo e vi permetterà di vivere normalmente sul piano spirituale ... Troverete sempre qualcuno che si prenderà cura di voi, si tratta della vostra guida. Fa parte del suo compito l' attendervi e l' aiutarvi nel difficile momento in cui abbandonerete il vostro involucro terrestre. 

L' ho sempre detto, la maggior parte di noi ha bisogno di conforto in quel preciso istante.

Troppe poche persone sanno che la vita continua dopo la morte. 
Lo constato tutti i giorni del vostro tempo. Parlo del "vostro" tempo, in quanto non ha nulla a che vedere con il nostro ... Sarete quindi accolti al vostro arrivo, sia dalla vostra guida che dai vostri cari scomparsi ... 

La separazione è meno dolorosa per noi che per voi, in quanto noi siamo in grado di vedervi e sentirvi. Ma l'assenza di comunicazione è talvolta molto difficile da sopportare, da una parte come dall' altra. 

Vi sarà sempre qualcuno per confortarvi e capace di spiegarvi perché siete ancora vivi, perché la vostra famiglia terrestre non vi può vedere, e perché non potete più reintegrare il vostro corpo fisico ... 

Poi, molto rapidamente, farete il bilancio della vostra vita.

Che sarà una sorta di confessione sotto il controllo della vostra guida, la quale conosce tutto di voi. Come in un film tutte le azioni ritorneranno alla memoria, le buone e le meno buone. Ma a differenza di quanto asserivano le religioni dell'antico Egitto, non vi saranno bilanci o giudizi neri e bianchi.

Molto presto, se il passaggio non e' stato particolarmente doloroso, vi immergerete in una sorta di sonno sempre necessario per meglio vivere la transizione tra i due mondi.

E' il riposo dell' anima.

Non e' che un periodo, differente tra individuo ed individuo.

I bambini e le persone anziane si risveglieranno molto velocemente, avendo fretta di condividere la vita degli altri. 

E ciò avverrà nei luoghi a voi conosciuti, non certamente sulle nuvole o "nel cielo" ... Per l' anima ci sarà una profonda impressione di benessere, di calore morale e d' amore.

Sarete molto sensibili alla potenza misteriosa del campo divino che ci avvolge, che penetra l' anima rendendola più serena, più adatta al soccorso, all'assistenza, ad amare.

Risentirete di questa profonda impressione di calma interiore, di pace con voi stessi e con gli altri dispensata dalle "onde" spirituali ... Non appena avrete appreso a muovervi col pensiero, sarete inviati ad accogliere i morenti della terra, con la priorità verso i vostri familiari, ma anche verso degli sconosciuti. 

Nello stesso modo in cui voi siete stati accolti al vostro arrivo nell' Invisibile, così voi dovrete accogliere i nuovi venuti. 

Sarete inviati sulle vie, nelle strade, negli ospedali o al domicilio dei morenti.

La solidarietà e l' aiuto reciproco non sono delle parole vuote nel nostro mondo.

Aiutare nel passaggio, sarà il vostro primo dovere e voi saprete adempiervi.

Inoltre potrete proteggere la vostra famiglia rimasta sulla terra. Vi eserciterete così con grande contentezza al vostro futuro compito di guida ...

Voi sarete interamente degli esseri spirituali.

Passerete nell' Invisibile con la stessa personalità, le stesse qualità e gli stessi difetti della vita terrestre che starete per abbandonare.

E' questo che spiega la presenza, nell' Aldilà di disincarnati così diversi gli uni dagli altri.

Voi continuerete ad agire e a pensare, ma con un altro scopo, quello di evolvervi ... Non dovete più temere la morte.

Essa non è che una transizione tra i nostri due mondi.

E' un passaggio su un' altra dimensione, è il ritorno verso un' esistenza che avevate dimenticato (quindi c’era già, prima…ndr), e che è decisamente più gradevole, esente da preoccupazioni e problemi di sorta.

Essa comporta una separazione inevitabile nelle famiglie, ma una separazione provvisoria che per noi non esiste, in quanto noi non vi lasciamo mai veramente. Imparate a vivere con i vostri scomparsi invisibili.

Voi non li vedete, ma nonostante ciò essi sono vicini a voi, realmente viventi e perfettamente coscienti.

Diventano molto felici quando voi avrete capito che essi continuano a vivere e ad amarvi.

Accettate per loro questa nuova esistenza. Sarà la vostra, un giorno.

 

 

 

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- Naturalmente non finisce qui. Cosa faremo ancora quando saremo là…?

 

Ma se i morti sono vivi, che genere di vita conducono? Vi sono molte gradazioni e varietà, ma essa è sempre più felice di quella terrena. Come dice un'Antica Scrittura: "Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e là nessun tormento può toccarli".

Alla vista dell'ignorante le persone sembrano morire; la loro scomparsa è considerata come una sventura ed il loro allontanarsi da noi come una completa distruzione, ma esse sono in pace.

Liberiamoci dunque da teorie antiquate: chi muore non balza improvvisamente in un cielo impossibile od in un impossibile inferno. Non esiste inferno, nel senso empio della parola, e non esiste inferno in alcun luogo ed in alcun senso, tranne quello che ogni uomo forma per sé stesso.

La morte non porta alcun mutamento all'uomo; essa non lo fa diventare ad un tratto un angelo od un santo né gli conferisce immediatamente la sapienza dei secoli: il giorno dopo la sua morte egli è precisamente lo stesso uomo dei giorno prima, con gli stessi sentimenti, le stesse disposizioni, lo stesso sviluppo intellettuale. La sola differenza è che egli ha perduto il corpo fisico.

E ciò cosa significa?

Significa liberazione da ogni possibilità di dolore o di stanchezza; liberazione da ogni faticoso dovere, libertà completa, forse per la prima volta nella sua vita, di fare precisamente quello che vuole. 

Nella vita fisica è legato ed impacciato, a meno che non appartenga a quella piccola minoranza che vive di rendita, e si trova sempre nella necessità di lavorare per guadagnare il denaro necessario per procurarsi il cibo, il vestiario e la casa per sé e per coloro che dipendono da lui. In ben pochi casi, forse quelli dell'artista o del letterato, il lavoro è una gioia, ma la maggior parte degli uomini è costretta ad un lavoro che non farebbe se non fosse spinta dalla necessità.

Nel mondo spirituale non occorre denaro, non occorrono né cibo né vestiti né riparo; il suo splendore e le sue bellezze sono a disposizione di quanti vi dimorano, senza bisogno di comprarli.

Nella materia rarefatta dei corpo spirituale ci si può aggirare liberamente ovunque ed a piacere: chi ama le bellezze delle foreste, dei mare, dei cielo, può a suo piacimento visitare i più pittoreschi paesi della Terra.

Chi ama l'arte può trascorrere il suo tempo nella contemplazione dei capolavori dei più grandi uomini. Chi è amante della musica può assistere alle esecuzioni dei più celebri artisti e delle migliori orchestre dei mondo. Ciascuno può dedicarsi interamente alla soddisfazione dei suoi gusti purché il godimento che desidera sia fra quelli dell'intelletto o dei sentimenti superiori e non abbia bisogno dei corpo fisico per essere appagato. 

È quindi evidente che ogni persona rispettabile e ragionevole è infinitamente più felice dopo la morte che non prima, avendo la possibilità non solo di procurarsi i piaceri che desidera, ma anche di fare progressi nelle cose che più lo interessano.

Vi sono infelici nel mondo dell'oltretomba? Sì, vi sono. Poiché quella vita è il seguito inevitabile di questa, ed ogni persona è la stessa di ciò che era prima di abbandonare il proprio corpo fisico e morire, e se i piaceri che essa amava nel mondo materiale erano bassi e grossolani, si troverà nell'altro mondo nell'impossibilità di soddisfare i suoi desideri: il beone soffrirà una sete inestinguibile, non avendo più un corpo con il quale calmarla; il goloso sarà tormentato dalla privazione dei piaceri della tavola; l'avaro non troverà più denaro da accumulare.

Chi si sarà abbandonato in vita a basse passioni le troverà nell'altro mondo come roditrici implacabili: l'uomo sensuale palpiterà ancora di brame che non potrà soddisfare; il geloso sarà lacerato dalla gelosia, ed inoltre non potrà più intromettersi nelle azioni che vorrebbe impedire.

Tutti questi tipi di persone soffrono senza dubbio nell'aldilà, ma soltanto coloro le cui passioni sono state grossolane e fisiche per natura. In ogni caso anche allora essi sono padroni dei loro destino: non devono far altro che vincere le loro basse inclinazioni e subito sono liberati dalle sofferenze che esse procurano loro. 

In breve, non esiste ciò che normalmente si chiama punizione, ma solo il risultato naturale di cause messe in moto. Basta togliere la causa per farne cessare l'effetto, non sempre immediatamente, ma non appena si sia esaurita l'energia della causa ecco che anche l'effetto svanisce. (Menphis 75)

Altro che...Eterno Riposo...

Ciò che sarà dopo la morte

Un raggio di luce cominciò a brillare...

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